Roma, 4 ottobre 2023 “Il tema non è se abbiamo o meno bisogno della transizione ecologica, ma di quale sia la transizione ecologica “giusta” e a quale velocità debba compiere il proprio corso.”  Questo l’interrogativo che emerge dalla sesta edizione del PowerfulDay, la giornata nazionale organizzata da Power Energia, che rappresenta un appuntamento fisso per fare il punto, non solo sulla situazione del settore dell’energia, ma più in generale sulla transizione ecologica.  

Come sottolineato in apertura da Alberto CAZZULANI, Presidente di Power Energia, ragionare di Transizione ecologica significa ragionare di «come ci muoviamo, come fabbrichiamo, come comunichiamo, ci procuriamo l’energia, questo è il fattore principe, come utilizziamo il territorio, come produciamo, come consumiamo il nostro cibo. Quelle citate sono una serie di dimensioni che danno l’ordine di grandezza della complessità della sfida e di come il ragionamento debba essere adeguato a questa complessità.» È da queste premesse che l’evento, nato come un’occasione di confronto e riflessione sulla capacità e la volontà del nostro Paese e delle nostre imprese di saper compiere delle scelte opportune e necessarie per proteggere il futuro delle prossime generazioni, ha offerto numerosi spunti grazie agli interventi dei relatori presenti. 

 A cominciare dall’approfondimento di Maurizio DELFANTI, Professore Ordinario di Sistemi Elettrici per l’Energia al Politecnico di Milano, che nella sua relazione va ad analizzare nel dettaglio il percorso che la transizione ecologica sta seguendo: «La transizione sta avvenendo più seriamente, in un contesto uniforme, omogeneo e regolato, soltanto a livello di Unione Europea: un quadro coerente come quello che troviamo nel nostro continente è assolutamente un unicum». 

Dopo i saluti istituzionali del Presidente di Confcooperative Consumo e Utenza Roberto SAVINI, che ha sottolineato la bontà del connubio tra rappresentanza e servizi, e quelli di Diego PELLEGRINO, portavoce di A.R.T.E., che pone l’accento sui temi fondamentali della transizione ecologica, ovvero sostenibilità economica e sicurezza energetica, ha aperto la sequenza di interventi Luca BARBERIS, Direzione Fonti Rinnovabili di GSE, che ci ha spiegato come il gestore dei servizi energetici supporti la transizione energetica tramite lo sviluppo delle energie rinnovabili e l’efficientamento energetico grazie a contributi prestazionali, legati cioè alla quantità di kW prodotti o risparmiati. Un meccanismo che mira ad ottenere una miglioria evidente delle prestazioni energetiche in ottica futura.  

Concetto ripreso ed ampliato nell’intervento di Don Mario DIANA, incaricato CEI in Confcooperative, che a tal proposito cita le parole di Papa Francesco: «L’atteggiamento dell’uomo deve essere quello del custodire… Custodire il mondo per poter custodire il futuro». Un richiamo all’importanza della responsabilità individuale nella tutela del nostro pianeta. 

 Antonella GALDI, ViceSegretario Generale ANCI, ha sottolineato l’importanza dei sistemi di gestione della conoscenza del proprio patrimonio e della cooperazione tra i diversi livelli istituzionali. Un appello alla collaborazione e all’ottimizzazione delle risorse per un intervento mirato ed efficace. 

Infine, Andrea GALLIANI, Direttore della Direzione Mercati Energia – ARERA, ha proiettato lo sguardo verso il futuro, illustrando le novità che saranno introdotte nei prossimi mesi in ambito energetico, anticipazione delle evoluzioni imminenti che plasmeranno il settore. 

La rassegna degli interventi si è conclusa con le parole di Annaclaudia SERVILLO, presidenza del Consiglio Dip. per le riforme Istituzionali che afferma: «Soltanto attraverso la condivisione e la reale semplificazione degli strumenti il nostro paese può ripartire, soprattutto dopo il periodo di crisi dovuto al Covid». 

Il Powerful Day si chiude con il chiaro messaggio contenuto nelle conclusioni di Maurizio GARDINI, Presidente Nazionale Confcooperative, sul tema della transizione ecologica. «Ahimè troppo spesso quando si esce dai contesti dei diretti interessati e degli addetti ai lavori, sul tema della transizione ecologica si fanno chiacchiere che fanno perdere tempo e di tempo ne abbiamo già perso troppo. I temi ribaditi nel corso della giornata sono da anni all’ordine del giorno della politica, ma è un orizzonte che non riguarda solo le istituzioni, riguarda tutto il Paese ed è diventato un’emergenza perché il 2050 è domani e, ad oggi, il Paese, per quello che ha dimostrato, non è in grado di centrare quegli obiettivi. Ammetterlo è duro, è amaro, ma è realistico. Se non ci sarà un drastico cambio di passo non ce la faremo. Il cambio di passo che serve riguarda molti elementi, ma due prima di tutto: da un lato l’efficienza e la semplificazione dei processi, dall’altro, un processo di avanzamento culturale del Paese, di tutti, rispetto alla necessità di procedere in questa direzione. Quella svolta nel corso della giornata grazie a Power Energia è una riflessione che si inserisce nell’ambito di una grande attenzione che Confcooperative ha voluto dedicare alla Transizione ecologica, dandosi una struttura, costruendo un servizio che sia vicino alle nostre cooperative, ma prima di tutto contribuendo al processo di sensibilizzazione rivolta alla società nel suo insieme. Occorre cambiare metodo, cambiare passo e darsi obiettivi più stringenti. Confcooperative c’è, con i propri valori e con la propria storia, e sente forte la responsabilità di dare il proprio contributo, come sempre fatto.»