Negli ultimi anni, in particolare durante gli ultimi mesi, l’Italia si è mossa speditamente per cercare di ridurre le emissioni di anidride carbonica, promuovendo politiche che abbracciano i principi di Economia Circolare, adottando un modello di sviluppo sempre più sostenibile.

A tal riguardo, è importante conoscere l’avvio della campagna Race to Zero, un piano internazionale promosso dalle Nazioni Unite, da poco partito anche in Italia. La campagna interessa tutti gli enti non governativi, interessati a ridurre il loro impatto ambientale, contribuendo al raggiungimento del tanto ambito obiettivo di emissioni 0. 

Un piano innovativo, totalmente in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) e il nuovo New Green Deal Europeo.
L’importanza e la concretezza del progetto sono dimostrati da 22 regioni, 45 grandi investitori, 452 città, 549 università e 1.101 imprese, che hanno deciso di investire in Race To Zero.

L’idea progettuale è nata dalla Climate Ambition Alliance, fra le più importanti coalizioni per la promozione di uno sviluppo più sostenibile, di cui fanno parte ben 20 paesi, coprendo quasi il 25% delle emissioni globali di anidride carbonica ed il 50% del PIL mondiale. Un fattore questo molto importante, l’obiettivo più “vicino” infatti è la prossima COP26, che si svolgerà nel 2021 a Glasgow, durante la quale verranno avanzate proposte concrete per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Trovare punti d’incontro per sviluppare azioni così importanti fra paesi di tutto il mondo, sarebbe al quanto impossibile senza progetti e coalizioni come questi.
Per aderire alla campagna è possibile partecipare ad una delle iniziative ufficiali del progetto, assicurandosi di rispettare quattro requisiti fondamentali:

  1. Impegno, nel promuovere la riduzione drastica delle emissioni entro il 2040;
  2. Pianificazione, entro il 2021, di un obiettivo concreto per ridurre del 50% le emissioni entro il 2030;
  3. Azioni da mettere in campo nel breve futuro in linea con quanto pianificato;
  4. Rendicontazioni, da rendere pubbliche ogni anno, sullo sviluppo dei processi per la riduzione delle emissioni di CO2.

Race to Zero è partita anche in Italia, è già infatti disponibile un rapporto, l’Italy Climate Report – ICR, realizzato ogni anno nel mese di settembre, che mira a diventare il documento di riferimento in Italia in materia di clima ed energia fornendo annualmente aggiornamenti riguardo a:

  • I principali trend energetici e climatici mondiali ed europei, le maggiori novità riguardanti normative, policy, tecnologie e soluzioni green;
  • le performance nazionali, con dati aggiornati all’anno appena trascorso, in riferimento ai principali driver e obiettivi-target dello scenario di riferimento nazionale (Paris compliance);
  • eventuali gap o disallineamenti rispetto alla Roadmap 2030 – 2050.

Qui il link al report del 2020.

Inoltre, Race to Zero in Italia fornisce anche regolarmente contenuti tecnici e comunicativi (studi, rapporti, policy brief, dossier o approfondimenti), con finalità sia divulgative che di approfondimento di temi di rilevanza nazionale ed internazionale.