A partire dal 1° ottobre le bollette di luce e gas vedranno un importante raddoppio del prezzo per le tasche italiane. La ripresa delle attività economiche, come constata l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, porterà ad un aumento dei prezzi +15,6% per la luce e dell’11,4% per il gas.

È fondamentale tuttavia capire che l’aumento dei prezzi è in buona parte riferito solo al costo dell’energia e del gas per i clienti del Servizio di Maggior Tutela. Le famiglie e le aziende infatti, che invece si affidano ad un fornitore del mercato libero, vedranno il costo dell’energia e del gas stabilito dai fornitori privati rimanere per la maggior parte invariato. 

È sicuro che durante i prossimi mesi molti lavoratori continueranno a lavorare da casa, con l’estensione dello smart working e del telelavoro da parte delle aziende e da probabili misure “restrittive” del Governo. Una modalità che, se da un lato è necessaria perché previene un ulteriore aumento dei contagi, dall’altro espone le famiglie e i lavoratori a consumi energetici “nascosti”, spesso trasferiti direttamente dal datore di lavoro al “dipendente”, senza alcun tipo di tutela.

Nei primi 5 mesi successivi all’avvio del lockdown (marzo-luglio 2020), è emerso che i consumi di energia elettrica delle famiglie sono aumentati, di circa il 10% rispetto all’anno precedente (marzo-luglio 2019).

Ecco quindi alcuni consigli per contenere il costo della bolletta:

  • Controllare frequentemente il mercato e i siti di informazione per avere una panoramica completa sugli operatori più in linea con le nostre esigenze. Con il ripristino dei prezzi, se si ha una tariffa allineata al prezzo di mercato, la bolletta sarà più alta ma “contenuta” (+15 euro tra settembre-dicembre 2020). Se invece non si ha una tariffa competitiva, l’impatto in bolletta rischia di essere ben più elevato;
  • Monitorare elettrodomestici ed apparecchiature per eliminare i consumi in standby. Gli elettrodomestici e qualsiasi dispositivo elettronico che abbiamo in casa consuma energia anche quando è in standby e non viene utilizzato; una disattenzione che può arrivare a pesare in bolletta fino al 20% dell’energia consumata;
  • Utilizzare dispositivi ad alta efficienza energetica per ridurre i consumi e, nel caso di strumenti lavorativi utilizzati per lo smart working, chiedere alla propria azienda di poter ricevere apparecchiature più efficienti qualora fossero particolarmente datate e/o inefficienti;
  • Utilizzare lampadine a risparmio energetico: l’illuminazione della nostra casa può ammontare al 10/15% [3] del consumo annuo di energia. Passare a lampadine a risparmio energetico (come le LED) può ridurre il consumo di un quarto;
  • Utilizzare applicazioni per le gestione digitale e “smart” della casa: un sistema integrato di controllo, consente oggi un reale risparmio energetico e un’ottimizzazione dei costi di gestione. L’energia viene impiegata solo dove e quando serve, eliminando gli sprechi;
  • Ridurre il proprio impatto ambientale scegliendo un fornitore che vende solo energia verde; in questo modo si supporteranno gli impianti che producono energia da fonti rinnovabili e si spingeranno sempre più produttori a investire in soluzioni di produzione non inquinanti.