
Lo scorso lunedì 11 giugno, è stata finalmente presentata Emilia 4: la prima auto solare italiana. Il progetto, firmato dall’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e da Onda Solare è il risultato di un duro lavoro collettivo, costato due anni di progettazione. L’auto, completamente autonoma, è in grado di trasportare fino a quattro persone a una velocità massima di 110 Km/h, con un consumo che si avvicina a quello di tre asciugacapelli.
Onda Solare: il veicolo che viene dal futuro

L’Alma Mater Studiorum Università di Bologna ha promosso un progetto dal nome Onda Solare con l’obbiettivo di sviluppare una progettazione concettuale, funzionale e costruttiva di un veicolo elettrico solare innovativo. Gli strumenti di ingegneria utilizzati hanno permesso la realizzazione di un prodotto unico e dall’alto contenuto tecnologico; e questo non solo in termini di processi e logiche di ottimizzazione, ma anche di materiali e strutture.
La realizzazione del prototipo ha preso avvio da una gara internazionale di idee per la creazione di un design nuovo e accattivante. Tante sono state le aziende coinvolte nel progetto che è iniziato il primo aprile di due anni fa. Alla direzione del progetto, il responsabile scientifico Stefano Cucchetti.
Un progetto tutto italiano e tutto emiliano
Dietro a Emilia 4 c’è una storia iniziata nei primi anni del 2000, a Castel San Pietro, da un’associazione di appassionati di corse. L’associazione, attorno al progetto di un veicolo solare, ha raccolto micro-donazioni di cittadini e imprese, ma anche molte forze e risorse. A supporto del progetto un cofinanziamento di 1 milione di euro, realizzato attraverso l’Asse 1 – Ricerca e Innovazione del Por Fesr 2014-2020; a parteciparvi, il sistema accademico bolognese, il centro di super calcolo Cineca e la Regione Emilia-Romagna.

Lo sviluppo del progetto e la costruzione di Emilia 4 sono avvenuti interamente in Emilia-Romagna; una sessantina di persone, tra cui docenti, tecnici, ricercatori, collaboratori dell’Università di Bologna, del team di Onda Solare e di diverse aziende territoriali, hanno messo a disposizione il meglio della propria conoscenza e tecnologia.
La giornata di presentazione al Museo Ferrari di Maranello è stata interamente dedicata a questo team e all’impresa sostenibile affrontata; un’impresa senza precedenti in Italia. Giangiacomo Minak, docente di Progettazione meccanica e costruzione di macchine all’Alma Mater Studiorum, ha mostrato al pubblico di Maranello tutte le tappe del progetto; un percorso nel quale non sono mancati anche momenti sconfortanti.
Emilia 4: più di un prototipo
Gli ideatori ci tengono a sottolineare che Emilia 4 non è solo un prototipo, ma una vera e propria auto adatta ad andare su strada. Non più un semplice prototipo da competizione, come invece erano i precedenti veicoli Emilia1, Emilia2 ed Emilia3. Emilia1, era una bici a tre ruote con pedalata assistita; in seguito, nel 2007, Emilia1 è diventata prima un’auto solare a tre ruote (Emilia2) e poi un quadriciclo monoposto da competizione (Emilia3).

Emilia 4 però è una vera e propria «auto a quattro posti»; come ha tenuto a precisare il team coordinato da Carlo Rossi del Dipartimento di Ingegneria dell’energia elettrica e dell’informazione “Guglielmo Marconi” dell’Alma Mater Studiorum.
Come Rossi ha sottolineato, quella di Emilia4 è una tecnologia che viene quotidianamente sviluppata per applicazioni rivolte al settore industriale. Ne sono un esempio la tecnologia per la conversione fotovoltaica e quella per la distribuzione delle celle fotovoltaiche su pareti verticali. Con Emilia 4, l’Italia, ha finalmente dimostrato che è possibile sviluppare un veicolo rinnovabile, in grado di produrre il proprio fabbisogno energetico senza supporti esterni.
Emilia 4 e i materiali di ultima generazione
Questo nuovo mezzo tutto italiano, è ricco di innovazione e tecnologia; a partire dai materiali, tutti in fibra di carbonio, fino alla meccanica, progettata e ottimizzata in ogni dettaglio appositamente per questo mezzo. Tra i mezzi, la novità assoluta è rappresentata dai materiali di derivazione aerospaziale brevettati Avio; utilizzati in questo settore per la prima volta. Tra gli altri, laminati e sandwich in fibra di carbonio, tubolari in titanio, insieme a resine/fibre “green” o ibridate.

Dal peso inferiore ai 300Kg, Emilia4 ha una pianta di 6 mq, un telaio in fibra di carbonio e un abitacolo per 4 persone. All’interno delle ruote sono presenti due motori elettrici integrati collegati a una batteria al litio di ultimissima generazione; i motori sono in grado di portare il veicolo a una velocità massima di 110 km/h. La fonte energetica del mezzo è l’irradiazione solare, catturata dai cinque metri quadri di pannello solare presenti aull’auto.
Emilia4 è un’auto che non fa rumore, non necessita di carburante, non inquina; non solo, grazie a performanti batterie al litio, ha anche un elevato grado di autonomia di 200Km, ideale per quando il sole c’è.
Un costo difficile da quantificare
«Difficile quantificare quanto valga Emilia 4; solo di costo vivo e di pezzi acquistati abbiamo speso 300mila euro»; questo è quanto ha dichiarato il partner del CIRI Meccanica Avanzata e Materiali, Cristiano Fragrassa. Ma la stima del valore di mercato di un prototipo commissionato da zero si avvicinerebbe a 2 milioni di euro.
A disposizione del team infatti, è stato quantificato un budget complessivo di circa 2 di milioni di euro. Una metà del budget è stata messa a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna attraverso i fondi europei Por Fesr; mentre l’altra metà, oltre alle micro-donazioni dei cittadini, è una raccolta di contributi, non in denaro, di varie aziende come Ferrari e Avio, che hanno offerto materiali, consigli e lavorazioni.
American Solar Challenge 2018: la vera sfida
La vera sfida di Emilia 4 però sarà l’American Solar Challenge, la famosa competizione biennale di veicoli solari in programma negli Stati Uniti dal 14 al 22 luglio. Alla velocità media di 60 km/h, gareggeranno 32 eccellenti team universitari internazionali; 29 dei 32 team sono americani, mentre, in rappresentanza dell’Europa, ci sarà soltanto Emilia 4.

Attraversando le montagne rocciose che si estendono dal Nebraska all’Oregon, i concorrenti percorreranno i 3.460km dell’Oregon Trail, il primo tragitto che, nell’Ottocento, consentiva alle carovane di raggiungere il Pacifico via terra. A bordo di Emilia4, ci saranno quattro passeggeri, pronti a sfidare i team delle più importanti Università americane, come la Mit, la Berkeley, la Georgia Tech, e la South California.
Per Stefano Maglio, team manager di Onda solare, l’avventura americana non sarà di certo una scampagnata — «Con la costruzione dell’auto la nostra avventura è appena cominciata. Abbiamo già partecipato ad altre competizioni, ma questa è la nostra prima con una vettura a quattro posti. Ed è la prima vettura a quattro posti solare in Italia. Ci teniamo a rappresentare al meglio l’Italia e l’Europa, quindi sosteneteci».