Secondo alcuni esperti il Coronavirus potrebbe smuovere seriamente le coscienze e far sì che vengano adottate delle misure più green a livello globale. In questo periodo segnato dalle restrizioni messe in campo per combattere questa pandemia le abitudini dei consumatori ed i processi produttivi hanno subito delle mutazioni molto significative, dettate da politiche adottate in questo periodo che in parte automaticamente sono anche più green.

Le politiche ecosostenibili da portare avanti

In questo periodo segnato dal Coronavirus tutti i paesi hanno dovuto adottare delle misure straordinarie per contenere i contagi, cercando allo stesso tempo di evitare un blocco totale dell’economia. Un esempio è lo smart working, metodo lavorativo adottato da diverse aziende. Questo è senz’altro uno dei punti da tenere in considerazione anche una volta usciti dal periodo di crisi sanitaria, in quanto oggi è evidente che si tratta di una scelta adottabile anche in un contesto normale ed è decisamente una scelta più ecosostenibile rispetto al lavoro classico che prevede spostamenti, utilizzo di mezzi di trasporto privati, ecc.
Anche le tecniche dei processi produttivi sono cambiate in questo periodo, diventando più green e gli effetti si sono visti subito, partendo dalla qualità dell’aria che è nettamente migliorata in assenza dell’utilizzo massiccio di combustibili fossili, ecc.
I risultati positivi ottenuti dalle varie tecniche produttive, lavorative e sociali hanno rimesso in discussione le scelte nocive che sono state adottate in passato e che tutt’ora vengono applicate in periodi di attività “normali” e leader di tutto il mondo stanno maturando la sana convinzione che prevede l’adozione di politiche economiche globali più sostenibili, a partire dall’utilizzo maggiore di energia prodotta da fonti ecosostenibili.

Adottare scelte più green è un bisogno anche sanitario

Del climate change e del bisogno di attuare politiche che prevedano piani di investimento green a livello mondiale si parla da anni, ma poco è stato fatto per frenare l’andamento disastroso che sta avvenendo nel mondo per colpa del cambiamento del clima provocato dalle scelte poco ecosostenibili.
Tuttavia, questa pandemia sembra aver smosso le coscienze di numerosi leader che oggi, anche alla luce delle ultime ricerche scientifiche che dimostrano una possibile correlazione tra inquinamento e morti per il Coronavirus hanno deciso di studiare dei modi concreti per poter dare una svolta alla situazione attuale.
«Già nel 2007 l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarava che una delle più grandi conseguenze del cambiamento climatico sarebbe stata l’alterazione dei processi di trasmissione delle malattie infettive; oggi l’intera popolazione mondiale sta pagando i devastanti effetti di questi fenomeni, confermati anche da recenti studi scientifici» afferma Evarist Granata, fondatore e CEO di Alternative Capital Partners. Uno studio effettuato dall’Università di Harvard ha evidenziato «su basi statistiche robuste una stretta correlazione tra aumento di particelle PM 2,5 ed il tasso di mortalità di Covid-191.» prosegue «Anche l’attuale situazione del Nord Italia è stata oggetto di alcuni studi accademici, i quali hanno individuato nell’inquinamento atmosferico PM 10 uno dei fattori che ha contribuito all’aumento della mortalità nelle province lombarde ed emiliane più colpite, aree storicamente considerate tra le più inquinate d’Europa».

Conclude Granata: «Oggi giustamente l’attenzione dei Governi e della Ue è concentrata sull’emergenza sanitaria e sul supporto ad imprese e lavoratori. Tuttavia è doveroso riflettere su una visione a medio-lungo termine, che pensi al rilancio economico e sociale, trasformando un grande problema in una concreta opportunità di radicale cambiamento: accelerare una rivoluzione sostenibile del terzo millennio, supportata da ricerca scientifica, tecnologie digitali e finanza green, che mettano il clima e l’ambiente quali fondamenti per migliorare il mondo e la salute delle persone»

In questa ottica il Covid19 può rappresentare una ulteriore spinta per la transizione verso le energie rinnovabili.